L'importanza di essere programmatore

Nicolussi

Ciao Raffaele, se dovessi riscrivere la tua bio di Twitter, sarebbe?

Adoro viaggiare e dormire. Per questo spesso prendo i bus notturni!

Viaggiare però costa, anche se io lo faccio molto low-cost, e per questo mi tocca anche lavorare!

 

Cosa fa nello specifico un programmatore?

Programma, é ovvio. Programma le vacanze, il timer della cucina e se avete un nonno affezionato al VHS e a Sentieri gli potrete essere d’aiuto. Ma se volete programmare sul computer avete bisogno di conoscere i linguaggi e grazie a quelli “creare” quello che volete!

 

Ma come si diventa un programmatore?

Probabilmente come per tutti i lavori ci vuole passione, capacità e fortuna.

Oppure puoi puntare un programmatore che già lavora, studiare i suoi amici e la sua famiglia e poi un bel giorno farti una plastica e sostituirti a lui.

 

Quali caratteristiche non può non avere un programmatore?

Bisogna essere curiosi, ma questa é una regola che vale sempre nella vita. Curiosi di tutto e chiedersi il perché delle cose. Chiedere perchè? Sempre. Perché? Perché? Perché? Fino a che la gente attorno a te non si stufa e non ti manda a quel Paese. Ma tu prima di andarci gli chiedi: perchè?

Ma il vero programmatore va oltre il semplice “perchè” e si chiede anche “come?”. Domanda fondamentale per diventare un buon problem-solver.

 

Come hai capito che era il lavoro della tua vita?

Io volevo fare il gelataio. O il fotografo di PlayBoy.

Facevo schifo in entrambe le cose e questo tizio a cui mi sono sotituito mi é sembrata la scelta alternativa migliore.

A parte questo non credo esista “un lavoro della vita”. Ma l’ottimale per questo lasso di esistenza.

 

Cosa ti ha aiutato di più nella tua carriera?

Riuscire a dormire con gli occhi aperti. Sembra che tu sia concentratissimo a leggere un documento in inglese mentre in realtà stai recuperando dalla seratona del giorno prima.

 

Qual è stato il momento più difficile della tua storia lavorativa? oppure Ci racconti il momento in cui hai pensato “ma chi me l’ha fatta fare!”?

E’ stato quando mi hanno chiesto di rispondere a questo questionario. In ordine di importanza, subito dopo, ci sono gli emozionanti momenti in cui parli ad un pubblico proveniente da diverse parti del mondo e c’è sempre il tedesco che parla un inglese simile alla lingua degli Alieni di Mars Attacks! che a fine del tuo intervento ti pone una domanda incomprensibile.

DON’T PANIC … OK, PANIC!

 
Qual è il tuo metodo formativo?

Il migliore, ovviamente. Compiti a sorpresa. Cappello da Somaro e bacchettate sulle nocche. Passano solo quelli che mi offrono la cena.

Uhmmm … forse questo non lo dovevo scrivere …

Diciamo che nella programmazione é fondamentale tanta pratica. E nel mio corso ce ne sarà in abbondanza!

 

Perché dovrei seguire il tuo corso?

La televisione é poco interessante. Le serie tv te le guardi in streaming e al corso conoscerai tanti ragazzi e ragazze.

Inoltre non dovrai più andare dall’amico nerd a pregarlo di farti una modifica al sito: gliela farai tu a lui!

Se non hai amici nerd pensa che la programmazione “ricade” su qualunque professione: dal gelataio al fisico nucleare tutti hanno bisogno di un programmatore!

 

Cosa si imparerà di pratico al corso di programmazione di siti web dinamici?

Hai presente quei bei siti che tu carichi e cambiano di volta in volta o in base all’azione dell’utente? Bene, noi faremo quelli, si chiamano siti dinamici e … beh che ti devo raccontare tutto qui?

Vieni al corso!

 

Dai un consiglio a tutti gli aspiranti ricercatori

Emigrate all’estero!!

Ah no … volevo dire …

Seguite le vostre passioni, qualunque queste siano e impegnatevi per riuscire a fare quello che vi piace …

E EMIGRATE ALL’ESTERO! 🙂

Ti è piaciuta questa intervista? Forse può interessarti il corso di Crea il tuo sito web dinamico di Raffaele Nicolussi in partenza il 13 ottobre! Iscriviti qui