VENDERE ONLINE: ECOMMERCE MARKETING E CRM STRATEGY

L’eCommerce è opportunità, è shopping, è un sistema che ti porta a comprare, è un mix di elementi che creano dualità, è eBay, è Wishlist, è Amazon. Alla prima domanda del nostro coach Davide Basile, Retail & Digital Marketing Specialist di Original Marines, la classe sembra avere le idee chiare e la risposta pronta.
 

Quando tutto ebbe inizio

Tutto ebbe inizio negli anni Novanta con boo.com, un eCommerce specializzato in abbigliamento sportivo “fashion”, tra i primi nel suo genere. Il loro obiettivo era ambizioso: 4000 items, 16 lingue, 26 magazzini, tutto in collegamento “live”.

Boo.com ha avuto una crescita immensa, ma una struttura così impegnativa richiedeva infrastrutture adeguate, che ben presto non si rivelarono all’altezza e in breve tempo, purtroppo, arrivò il fallimento: 135 milioni di dollari bruciati in diciotto mesi!
Boo non fu l’unico grande fallimento. Anche Webvan.com, che durò circa due anni, si occupava di consegne della spesa a domicilio ed è fallito per un “eccesso di crescita”: il numero di richieste era diventato ingestibile per le loro risorse. 
Insomma, quando progettiamo un eCommerce dobbiamo tenere bene in mente un presupposto fondamentale, che Davide Basile ci ripete spesso durante le lezioni: “Le infrastrutture prima di tutto!”
Questo vuol dire che in un eCommerce, il sito è solo la punta dell’iceberg, e che non porterà nessun frutto se non facciamo procedere di pari passo tutto quello che si trova “dietro le quinte” come il magazzino, il customer care, il packaging e altri aspetti correlati ma non secondari. 
 

Amazon e la teoria della coda lunga

Poi un giorno arrivò Amazon e cambiò tutto. Il loro sito era essenziale, ma c’era tutto ciò che i clienti chiedevano: il prezzo, l’assortimento e la disponibilità.
Amazon puntò tutto sulla teoria della coda lunga, che consiste nel vendere un gran numero di oggetti unici in quantità relativamente piccole. In quindici anni sono passati da una sola a sedici diverse tipologie di assortimento. 
A partire un sito che non sembrava dare troppe certezze, il team di Amazon è riuscito a conquistare i clienti, anche grazie alle social recommendation e continuando a soddisfare costantemente le aspettative dei clienti.

Ha ancora senso oggi parlare di eCommerce?

Se facciamo il paragone con colossi come Amazon, viene spontaneo farsi un esame di coscienza. Non sarà troppo tardi per lanciarsi nell’impresa di creare un e-Commerce in questo momento?
Tenendo presente il ritardo con cui le imprese italiane sono entrate nel mercato internazionale, l’imprescindibile fase di ibridazione tra online e offline e la resistenza che tuttora viene posta nei confronti della Digital Transformation, la risposta è ovvia, ci dice Davide: il margine è ancora abbastanza ampio e il mercato non è affatto saturo. 
I dati, infatti, sono positivi: circa 30,6 milioni di utenti abituali che si muovono sul Web. Questo significa che 6 italiani su 10 dai 15 anni in su sono attivi su internet, e di questi, il 36% è composto di acquirenti abituali.  I dati sono in crescita costante e il messaggio è che “chi inizia ad acquistare online non smette più”.
L’ibridazione online/offline permette al cliente di:

  1. acquistare in ogni luogo e in ogni momento 
  2. acquistare con un click
  3. vivere un’esperienza d’acquisto personalizzata

A giudicare dalle prime battute di questo corso, si prospettano settimane intense. Nelle prossime settimane i corsisti di Vendere online: eCommerce Marketing e CRM Strategy, lavoreranno sul project work in collaborazione con Moovenda, una delle startup del nostro hub LUISS ENLABS, che gestisce un delivery  business di cibo di qualità. 
 
A presto con un altro appuntamento di #DoLabEcommerce15.
Stay tuned!
Marilena Tonnetti