Strategia SEO: 8 attività da fare utilizzando Google Search Console

Una strategia SEO vincente è quella che non solo implementa ogni accortezza affinché l’indicizzazione dei contenuti di un sito sia possibile, ma quella che prevede di tanto in tanto un’audit generale del sito.
La Google Search Console è sicuramente lo strumento più utile per capire se un sito è in salute o necessita di ulteriore lavoro per migliorare la propria strategia SEO.
Questo strumento gratuito di Google ci permette di eseguire tutte le operazioni indispensabili per ottimizzare il posizionamento dei siti sui motori di ricerca. Nello specifico:

  1.  Verificare lo stato dell’indicizzazione di un sito;
  2.  Analizzare se Google legge bene il nostro sito;
  3.  Verificare la presenza di errori di scansione del sito;
  4.  Analizzare se i visitatori arrivano attraverso le parole chiave che ci interessano;
  5.  Controllare i link in ingresso e gli anchor text;
  6.  Controllare i link interni;
  7.  Verificare l’ottimizzazione di un sito per i dispositivi mobili;
  8.  Inviare una sitemap a Google.

1. Verificare lo stato dell’indicizzazione di un sito

Non tutte le pagine di un sito vengono indicizzate sui motori di ricerca, ma lavorando sulla strategia SEO possiamo fare in modo da indicizzarne il numero più alto possibile. Possiamo quindi verificare quali sono i contenuti presenti su Google utilizzando la Google Search Console.
Accedendo al pannello di controllo ritroveremo a sinistra tutte le funzionalità dello strumento. Per verificare lo stato dell’indicizzazione del sito dobbiamo cliccare su Indice GoogleStato dell’indicizzazione. Su questa sezione è possibile vedere il numero totale delle pagine indicizzate, nonché il numero di eventuali pagine bloccate dai robot e rimosse. Nello specifico, una pagina viene bloccata dai robot quando subisce una penalizzazione da parte dell’algoritmo di Google, per via di una qualche violazione delle sue linee guida. Viene invece rimossa quando siamo noi a chiederne la rimozione.

2. Analizzare se Google legge bene il nostro sito e se ci sono errori di scansione

Se vogliamo che Google indicizzi le pagine del nostro sito dobbiamo fare in modo da rendere la comunicazione tra sito e spider chiara e immediata. Un sito dalla struttura ordinata, veloce e senza errori è la condizione ottimale. Search Console ci permette di valutare la salute del nostro sito.
Dal menu laterale dobbiamo selezionare Scansione, e le sezioni che ci interessa consultare sono:

  •         Errori di scansione: possiamo verificare se Google riscontra difficoltà a leggere alcuni contenuti del sito; Search Console ci dice sia quali sono le pagine che generano l’errore, sia se questo si verifica da Desktop o da Mobile, sia se l’errore dipende dal server o dai contenuti non trovati (che erano già stati indicizzati ma che Googlebot non ha più trovato)
  •         Statistiche di scansione: attraverso questa funzione possiamo monitorare l’attività che il Googlebot (ovvero lo spider che analizza e indicizza i siti web) ha svolto sul nostro sito negli ultimi 90 giorni. In particolare ci riporta dei grafici su quante pagine vengono sottoposte a scansione giornalmente, quanti Kilobyte vengono scaricati giornalmente e qual è il tempo trascorso per il download di una pagina (in millisecondi).

Riguardo alla prima informazione relativa al numero di pagine scansionate giornalmente, tanto più alto il numero di pagine e meglio è: vuol dire che Google dà importanza al sito. Particolare attenzione dobbiamo invece prestare agli altri due dati: un alto volume di dati potrebbe significare che i contenuti multimediali del sito o il template stesso sono da ottimizzare e alleggerire, mentre se lo spider di Google perde troppo tempo a scansionare una pagina di conseguenza ne scansionerà un numero minore (Googlebot ha un lasso di tempo limitato per scansionare i siti, e più va veloce e più pagine riesce ad ottimizzare).

  •         Visualizza come Google: questa funzione permette di visualizzare il nostro sito con “gli occhi” del Googlebot, sia da desktop che da mobile.

3. Parole chiave, indicizzazione Google: analizzare se i visitatori arrivano attraverso le keyword che ci interessano

Cliccando su Traffico di ricercaAnalisi delle ricerche accediamo a una delle funzioni più importanti della Search Console, nonché in generale uno dei mezzi più potenti per una strategia SEO oculata e completa.
Sperimentare e intrecciare i dati forniti da questa funzione fornisce un quadro chiaro dei risultati ottenuti dalla strategia SEO.
La funzione dell’analisi di ricerche ruota intorno alle query di ricerca (o parole chiave) attraverso le quali riceviamo traffico. Possiamo scegliere di filtrare i dati in base a:

  •         Clic: quante volte viene cliccata la nostra pagina per quella parola chiave
  •         Impressioni: quante volte viene mostrata la nostra pagina sui motori di ricerca per quella parola chiave
  •         CTR: il Click to Rate è il rapporto tra clic e impressioni, che indica la percentuale di clic in base a quante volte è stata mostrata la nostra pagina in riferimento alla parola chiave di riferimento
  •         Posizione: indica la posizione media sulla SERP della nostra pagina per quella data parola chiave

Possiamo ordinare i risultati in base a Query (parole chiave), Pagine (di destinazione), Paesi, Dispositivi (mobile, desktop o tablet), Tipo di ricerca (web, immagine o video) e Date (ultimi 28 giorni o intervalli di date personalizzati fino a un massimo di 90 giorni).

4. Controllare i link in ingresso e gli anchor text

L’utilità di questa funzione sta nel fatto che possiamo monitorare la strategia di link building, così da poter verificare se riceviamo link di qualità o no. Una volta ottenuto l’elenco dei backlink possiamo verificare l’autorevolezza dei siti dal quale provengono attraverso tool online specifici, ad esempio Majestic e Moz.
Il percorso per accedere al report con i backlink che riceve un sito è Traffico di ricercaLink che rimandano al tuo sito. Lo strumento riporta i link che Googlebot trova in fase di scansione e indicizzazione, ma anche i domini dai quali provengono i link, le pagine che ricevono il maggior numero di link e le anchor text (il testo contenente il link) più frequenti. Cliccando sui vari risultati è possibile ottenere informazioni in maniera più dettagliata.

5. Controllare i link interni

Una buona struttura del sito passa anche attraverso i link interni che collegano gli articoli tra di loro. Gli articoli che linkiamo dovrebbero sempre essere pertinenti, e possibilmente appartenenti alla stessa categoria così da non confondere lo spider di Google.
Se da un articolo riguardante il risparmio energetico, ad esempio, facciamo partire un link verso un contenuto che parla di un corso di cucina creeremo incongruenze e confusione in fase di scansione. Inoltre, in cima all’elenco dei link interni che è possibile consultare nella sezione Traffico di ricercaLink interni, dovremmo avere i nostri contenuti più importanti, in quanto i link interni, così come quelli esterni, contribuiscono a dare importanza alle pagine del nostro sito, sia lato utente che motore di ricerca.

6. Verificare l’ottimizzazione di un sito per i dispositivi mobili

La navigazione attraverso i device mobili batte ormai quella da desktop: circa il 56% degli utenti navigano da smartphone o tablet contro il 46% di utenti desktop (dati AudiWeb). L’ottimizzazione di un sito per navigazione da dispositivi mobili, quindi, è più importante che mai. Search Console ci permette di verificare anche questo aspetto, segnalandoci quali sono gli elementi da ottimizzare. Attraverso la funzione Traffico di ricerca →  Usabilità sui dispositivi mobili possiamo accertarci della corretta fruibilità di un sito dai dispositivi mobili.
In Google Search Console è Google stesso che ci viene in aiuto per rendere usabile lato mobile il nostro sito segnalandoci quelli che sono gli elementi da ottimizzare.

7. Inviare una sitemap a Google

La sitemap permette di indicare al motore di ricerca quali sono le pagine del sito e che priorità queste abbiano, segnalando l’architettura di un sito e comunicando alcune segnalazioni: ad esempio attraverso la sitemap possiamo chiedere ai Googlebot di non indicizzare alcuni link, oppure possiamo comunicare i metadati relativi a tipi specifici di contenuti. Questo velocizza il processo di indicizzazione delle URL di un sito tra i risultati dei motori di ricerca.
Le Sitemap non sono indispensabili, nel senso che i motori riescono comunque ad accedere ai contenuti anche attraverso i link interni al sito o attraverso i backlink. Tuttavia, la presenza di una Sitemap rende più semplice e veloce la scansione.

Come creare una sitemap?

Qualsiasi CMS dispone di plugin per generare una sitemap. Una volta creata si dovrà inviare a Google attraverso la Search Console:  Scansione → Sitemap →Aggiungi / Testa Sitemap, in alto a destra.
Completate il percorso con la URL della vostra Sitemap XML (dopo averla caricata sul server), che solitamente è miosito.com/sitemap.xml
Google vi restituirà il risultato del test sulla vostra Sitemap, segnalandovi errori o miglioramenti possibili qualora li rilevasse.
Dopo aver verificato che la Sitemap XML non contiene errori sarà possibile procedere all’invio vero e proprio.